La sensazione è che ormai la "normalità" sia la coesistenza di continue crisi. Quello di cui invece avremmo bisogno sono discussioni equilibrate, nelle quali analizzare pro e contra delle possibili soluzioni. Eppure, politica e società sembrano separate da distanze spesso incolmabili. O sono piuttosto i media a presentarcele così? Chi pensa che le questioni ritenute fondamentali non siano portate avanti abbastanza rapidamente o nel modo giusto e non si sente (più) rappresentato o rappresentata dalla politica, ricorre alla protesta. Nei paesi non democratici, protestare è tuttavia spesso l'unico modo possibile, sebbene pericoloso, per far sentire la propria voce. In una società democratica come la nostra, di quale modello culturale di interazione abbiamo bisogno? In che misura è necessario e utile istigare all'indignazione e quanto invece invitare alla distensione? E che rilevanza ha la protesta civile nella lotta per il futuro in tutto il mondo?

Di questi temi discuteranno Korbinian Frenzel, redattore dell'importante canale radiofonico tedesco di notizie "Deutschlandfunk" e Tareq Sydiq, politologo e analista dei movimenti di protesta. I loro libri "Defekte Debatten" (letteralmente: dibattiti difettosi) e "Die neue Protestkultur" (letteralmente: la nuova cultura della protesta) offrono spunti su questo tema che vale la pena leggere.

Modera: Nina Schröder

Un evento organizzato dal centro linguistico del Südtiroler Kulturinstitut in collaborazione con la Biblioteca provinciale Dr. Friedrich Teßmann, l’Ordine dei giornalisti del Trentino-Alto Adige e la Volkshochschule Südtirol.